25 dicembre 2016

E’ stato scritto:
“Da quando il Figlio di Dio si è fatto uomo, Egli vuol essere accolto e riconosciuto come un uomo: qui è possibile la ricerca di Dio, perché Egli è rimasto fra noi”
In questa frase, cari Fratelli e Sorelle, mi sembra racchiuso il vero senso del NATALE di Cristo.
Quante riflessioni e conseguenze possono derivare da questo fatto… Anzitutto Gesù non disdegna di farsi uomo perché ogni uomo, dalla creazione già porta in sè l’immagine di Dio. Quindi si ritrova a casa sua nell’uomo, benché immagine importante e spesso sporca di peccato. Perciò va riconosciuto e poi accolto! Un’operazione dunque non sempre facile, soprattutto nelle situazioni umane più opache, logore e compromesse, fino a poter affermare che Egli vive in ogni uomo, di ogni cultura razza, di ogni ceto e condizione.
(Con difficoltà oggi parliamo di immigrati, terroristi,… di chi non la pensa come noi)
Anzitutto ai pastori è rivolto l’annunzio che è nato un salvatore, che è “un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”. Lo riconoscono nella Fede, e raccontano agli altri la loro esperienza.
L’AUGURIO NATALIZIO è che anche nella nostra comunità e nelle nostre famiglie ci alleniamo a riconoscere e ad accogliere nella fede, Gesù in ogni uomo e in ogni volto, affinché un giorno abbia a dire anche a noi: “Ho avuto fame, e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete, e mi avete dato da bere ero forestiero e mi avete ospitato”.
Buon Natale (o rinascita o crescita) di Gesù in tutti noi!

Don Nicola e Don Alfredo

Foglio di collegamento

Articolo precedente

18 dicembre 2016
Messaggi

Articolo successivo

Necrologio Don Oronzo Valerio