Fra Roberto Quero

Due parole…

Ognuno di noi ha una parte di storia che è sacra perché dice dell’Incontro con il Signore; un pezzo di storia, se vogliamo “un luogo”, dove bisogna togliersi i calzari. Gli incontri importanti, quelli che ci accendono un fuoco dentro, molto spesso non si fanno nei luoghi istituiti o in momenti “solenni” o quando “tutto va bene” ma, almeno per me, la Benedizione mi ha raggiunto quando ho cominciato ad “uscire”. Non credo esista un percorso lineare, o se esiste è davvero per pochi, esiste un cammino da fare e, in questo cammino, si incontrano tante persone che sono portatrici di Rivelazione, che ti fanno scoprire una espressione di quel Volto meraviglioso che è il Volto di Dio. Durante i giorni di preparazione all’ordinazione sacerdotale casa di mia madre davvero sembrava essere tornata a vivere la bellezza di una famiglia unita, di una famiglia ricca di affetti e vicinanzaNon una famiglia santa ma sicuramente una famiglia Amata. Non solo mi sembrava che noi fratelli fossimo tutti e quattro insieme come una volta passeggiando sereni fra le strade di un paese famigliare e accogliente come un grembo, ma sentivo di essere parte di una famiglia molto più grande; una famiglia lievitata, una famiglia grande albero dove poter stare all’ombra nei giorni di arida calura, una famiglia che mi faceva pensare al Regno dei Cieli e a quello di cui Gesù sempre parla. Era come se, dopo un lungo cammino, avessi girato l’angolo dell’Eternità e di colpo, con un solo sguardo, riuscissi a vedere l’Amore che torna. Nei volti delle Catechiste che si davano da fare per preparare un rinfresco a sorpresa trovavo una mia amica di comitiva o una delle mie prime vicine di casa quando ancora ero un bambino magrolino e ricciolino. Come se fosse tornato solo l’Amore, come se di tutto fosse rimasto solo l’Amore, come se un Sapiente risparmiatore avesse messo da parte per me un grande tesoro affinché non dovessi più mendicare “monetine di senso” ma potessi attingere a piene mani ad un tesoro che non conosce né inflazione né rapina. Tutto aveva senso come libro rilegato con Sapiente cura. Bello da leggere, bello da raccontare; storia di salvezza. Vita nuova: la mia. Il Paradiso lo immagino così: rivedere i Volti di quanti in tutti questi anni mi hanno fatto conoscere l’Amore di Dio o forse sarebbe meglio dire che in Paradiso vorrei rincontrare tutti i Vostri volti. Come Gesù risorto vorrei essere per Voi, e per il bene che sempre mi avete voluto, “pastore”: colui che prepara il pasto di un banchetto di festa che non finisce mai in cui insieme parlare di quello che oggi, ieri e sempre resterà. L’Amore.

 
Il Signore Vi dia Pace

Fra Roberto Raffaele Maria QUERO

Fra Roberto Quero, dell’Ordine dei Frati Minori, è stato ordinato Sacerdote nella Parrocchia Santa Maria delle Grazie, sabato 30 novembre 2013 da Sua Ecc. Rev.ma Mons. Francescantonio Nolè, Vescovo di Tursi- Lagonegro.

Ha celebrato per la prima volta l’Eucarestia domenica 1 dicembre 2013. Attualmente vive ed esercita il suo ministero a Potenza, presso il Convento di Santa Maria al Sepolcro.

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