RELAZIONE PASTORALE in preparazione della I Visita Pastorale dell’Arcivescovo Mons. M. Magrassi (7-9 giugno 1991)

La Chiesa è stata benedetta e aperta al culto il 7 ottobre 1984. E’ stata eretta giuridicamente a parrocchia nel giugno 1985. E’ stata consacrata il 7-9-1985. Dall’ 8-9-1985, con la celebrazione dei primi battesimi ha iniziato la vita autonoma di Parrocchia. Sorta per volontà di P. Arcivescovo e per la munificienza di P. Angelo Centrullo, la sua erezione è stata più imposta che sentita, più subita che desiderata, più giudicata come espressione di potere economico che per esigenza pastorale. Il paese si è sentito diviso e i confini giuridici sono stati visti come un vallo di divisione anziché come ponte di unione. Il neo-parrocco si è sentito giudicato come strumento di potere, anziché come ministro di grazia e amore. Dopo un’apparente accoglienza e presenza, più un omaggio a P. Angelo che al fatto in se stesso, alcuni membri della comunità, pur facendone parte a pieno titolo, non l’hanno più frequentata (cfr. l’iniziativa del Centro Culturaledell’Oratorio, nonché trasferimenti di Matrimoni alla Matrice e al Convento.). Perché? Le risposte possono essere queste:

  • la chiesa è fredda d’inverno per la costruzione in cemento e per la sua grandezza;
  • è situata sull’altura per cui la salita rende difficile la partecipazione delle persone anziane;
  • gli uomini tendono verso la piazza antistante la Chiesa Madre, luogo dove in paese si svolgono incontri e manifestazioni;
  • i giovani tendono a convogliarsi nella villa che è il luogo di ritrovo, di aggregazione giovanile.

La comunità civile risulta essere anche molto eterogenea per la presenza di immigrati dalla città e dei paesi limitrofi, con notevoli ripercussioni negative sul piano morale e sociale. Tale mancanza di socializzazione a livello cittadino tra cassanesi e “forestieri” si ripercuote nella vita ecclesiale dove risulta ancora difficile creare comunione vera tra le due comunità parrocchiali, nonostante gli sforzi fatti di venire incontro da parte nostra verso la richiesta di aiuto pastorale, verso la costituzione della Caritas Interparrocchiale, il consiglio pastorale interparrocchiale, gli Scout. Amministratori comunali, dirigenti della banca locale, attivisti di attività sociali non si sentono sostenuti, incoraggiati, accostati ma osteggiati da sacerdoti e laici impegnati.

Come Parroco ho cercato di impostare la vita parrocchiale con:

  • una pastorale non di contrapposizione, ma di convinzione; non di campanile ma di comunione; non pescando il pesce pescato, ma gettando le reti sul non pescato;
  • una evangelizzazione attraverso l’annuncio della Parola (prendendo motivo da ogni circostanza e avvenimento) ma soprattutto attraverso uno stile di vita veramente sacerdotale, testimoniando la povertà, come distacco dal denaro; l’umiltà, stando vicino ai poveri, ai sofferenti, alla gioventù, ai genitori; la disponibilità come servizio di amore verso tutti; la fraternità sacerdotale, nello stare insieme al Parroco della Matrice in circostanze liturgiche, pubbliche o di svago;
  • la vita di preghiera come fondamento della comunità attraverso la devozione all’Eucarestia con l’adorazione settimanale, alla Madonna, alle liturgie ben celebrate;
  • l’individuazione e formazione di catechisti per la preparazione dei fanciulli ai sacramenti dell’iniziazione cristiana, attraverso incontri quindicinali, avendo come sussidio la rivista “Catechisti” edita da L.D.C. e invitando periodicamente i responsabili dell’Ufficio catechistico diocesano, incontri questi tenuti ordinariamente dal Parroco e dal Vice Parroco. Sono anche sentiti e partecipati i ritiri diocesani presso l’Oasi Santa Maria;
  • l’essere a servizio della comunità cittadina, soprattutto dei ragazzi e giovani, mettendo a loro disposizione le strutture dell’Oratorio (salone, aule, campi da gioco).

In 5 anni l’avvicendarsi di 3 sacerdoti – don Simone, don Conte, don Castellano – ha impedito la continuità formativa e associativa soprattutto tra i più giovani. Il Parroco ha mantenuto il rapporto di amicizia con tutti e messo a disposizione il cuore e le strutture parrocchiali per dare soprattutto un luogo sicuro e degno di fiducia ai genitori, nel tempo libero dei propri figli. Ho compiuto il tentativo di individuare e formare operatori ad hoc, anche attualmente i risultati sono scarsi data la instabilità psicologica propria dei giovani. Confido attualmente nell’opera pastorale iniziata dal nuovo vice Parroco.

La presenza della S. Messa domenicale e catechesi settimanale dei ragazzi di scuola media (in tutto a Cassano oltre 400 alunni) è scarsa. Dove vanno tutti quelli che non frequentano neppure l’altra parrocchia? Ecco il bisogno di creare una pastorale giovanile a livello cittadino che dovrebbe trovare in particolare l’animatore dei giovani in don Franco e degli adolescenti in don Mimmo; degli scout a livello interparrocchiale in una presenza alternativa nelle 2 comunità parrocchiali di intesa con i 2 parroci.

Per quanto riguarda gli adulti, l’animazione si svolge attraverso:

  • la catechesi settimanale con una frequenza media di 30-50 persone;
  • incontro mensile con i genitori dei catechizzandi durante l’anno catechistico;
  • tentativo di catechesi nelle famiglie durante la Quaresima;
  • ogni sera un pensiero dopo il Vangelo.

Come forme associative si sono costituite:

  • L’AZIONE CATTOLICA adulti (puntando alle coppie), giovani e giovanissimi;
  • l’ACR ha subito un forte calo nell’adesione all’inizio di questo anno associativo;
  • l’APOSTOLATO DELLA PREGHIERA che sviluppa e promuove l’animazione nella vita di preghiera della comunità parrocchiale. Grazie all’opera delle persone associate la vita della parrocchia viene comunicata a tutte le famiglie del territorio, viene distribuito il foglietto mensile e i sacerdoti ricevono le segnalazioni degli ammalati, degli anziani, dei moribondi ai quali si porta l’eucarestia;
  • il GRUPPO DI PREGHIERA di P. Pio che anima l’adorazione mensile per la vocazioni e la santificazione dei sacerdoti;
  • la CARITAS opera a livello interparrocchiale;
  • la COMMISSIONE ECONOMICA;
  • il GRUPPO DI ANIMAZIONE LITURGICA è in fase di progettazione e attuazione per la regolare animazione delle liturgie comunitarie.

Rapporti con:

  • RELIGIOSI AGOSTINIANI (2 padri e 1 fratello laico) sono molto vicini attenti alla realtà parrocchiale. Si prestano per il ministero delle Confessioni per la Cappellania alle Apostole del S. Cuore. I rapporti sono cordiali e fraterni; partecipano ai ritiri del clero e alle iniziative diocesane.
  • le Ancelle del S. Cuore – Oasi S. Maria al Circito: si sentono inserite nella vita parrocchiale e 2 di loro prestano la loro cooperazione come catechiste. Sono in forte sintonia con i nostri parrocchiani, specialmente con i catechisti; accolgono volentieri i nostri ragazzi per incontri di preghiera all’Oasi, dove il Parroco ed il vice Parroco si prestano quando hanno bisogno della celebrazione Eucaristica e del ministero delle confessioni per i gruppi che ospitano.
  • le Apostole del S. Cuore si presentano a noi con un’ottima preparazione pastorale. La evidenziano come catechiste (in numero di 3), come animatori nelle liturgie dell’Ospedale e presso il Borgo Mercadante (ogni domenica), come ministri straordinari dell’Eucarestia presso i malati dell’Ospedale dove si recano ogni giorno. Il Parroco e il vice Parroco sono presenti nella loro casa per le celebrazioni eucaristiche, per giornate di ritiro, per incontri con i genitori della scuola materna.

PROIEZIONI DELLA NOSTRA PARROCCHIA:

CASA BETANIA: i fedeli pregano, aiutano e accolgono volentieri i sacerdoti in parrocchia. I sacerdoti che fanno vita comune sono di edificazione per la loro fraternità che testimoniano ai fedeli, rendendosi così credibili nel loro apostolato. La casa , poi, oltre ai sacerdoti accoglie anche durante l’anno i consigli pastorali, laici impegnati, gruppi di catechisti, movimenti e associazioni della nostra diocesi e delle vicine Santeramo, Acquaviva e Altamura per giornate di ritiro.

OSPEDALE: ospita in media 200 pazienti. Si è presenti per le confessioni una volta alla settimana. Le suore ogni pomeriggio sono presenti distribuendo l’Eucarestia, ascoltando e confortando i pazienti. La domenica alla ore 10 si celebra l’Eucarestia. La nostra presenza è limitata per volontà dell’Amministrazione sole dalle ore 16,30 alle ore 18,30. Difficile l’incontro e l’azione pastorale con i medici, infermieri e addetti ai lavori. In caso di necessità siamo chiamati per assistere qualche moribondo. Si è presenti per qualche decesso con la liturgia esequiale. Manca una cappella. Si celebra ogni domenica nel salone.

MERCADANTE: comprende una quindicina di borghi, popolati dalla fine di giugno alla fine di settembre. L’assistenza agli abitanti dei borghi, prevalentemente baresi, è costituita dalla celebrazione della S. Messa ogni sabato pomeriggio, e disponibilità ad ascoltare le confessioni. Per 5 anni il tutto si è svolto all’aperto presso i monumenti eretti in onore alla Madonna. Da un anno invece presso il Club del Nonno, dove sono ospiti dai 50 a 70 anziani, la messa si celebra in una sala.

Si propone pertanto:

  • da giugno a settembre la presenza permanente di un sacerdote nella zona turistica;
  • far capo al Club del Nonno (Fra’ Diavolo) il cui borgo è costituito da 1000 ville e di lì muoversi verso gli altri borghi, per visitarli durante la settimana;
  • individuare in questa zona il luogo dove in futuro far costruire una chiesa inizialmente con Vicaria Parrocchiale;

PROPOSTE A LIVELLO CITTADINO

in comunione con la Parrocchia Matrice:

  • Urge una MISSIONE DI RELIGIOSI per imprimere una scossa al paese, che non vive un momento simile da oltre 20 anni. Tale iniziativa va preparata almeno un anno prima;
  • Intensificare il lavoro del CONSIGLIO INTERPARROCCHIALE composto da pochi elementi delle 2 comunità e relativi Parroci e Vice Parroci;
  • Programmare nel corso dell’anno alcuni momenti insiemeritiri, liturgie penitenzialicorsi pre-matrimoniali;
  • Celebrare il rito dei FUNERALI abolendo la precessione al Cimitero.

don Oronzo Valerio