11 dicembre 2016

“Rallegratevi sempre nel Signore, il Signore è vicino”

L’invito alla gioia nella Liturgia della Terza Domenica di Avvento, nonostante tutti i motivi di tristezza, sofferenza e deportazione, è fondato soprattutto sulla certezza che Dio era ed è sempre fedele al suo popolo. Con il suo ritorno è annunciata una trasformazione radicale (“fiorisca la steppa”). Le categorie più deboli non saranno più tali, i bisognosi guariranno, i liberati saranno condotti fino a Sion (“la via santa”).

La nostra gioia cristiana è come la gioia dell’agricoltore che, dopo la semina sa aspettare con pazienza il prezioso frutto della terra, finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. E Dio ha seminato e semina sempre nella nostra vita… soprattutto “ha seminato” Gesù Cristo, nostra unica salvezza.

Anche Giovanni Battista, dal carcere, nella prova della sofferenza, sente vacillare, la sua fede nel Cristo, e manda a chiedergli: “Sei Tu colui che deve venire o ne dobbiamo aspettare un altro?”. Così come anche ciascuno di noi può essere  tentato di rallentare il passo dell’incontro con Gesù.

Ma Gesù non offre altra prova che i miracoli e i segni messianici: i ciechi vedono, gli storpi camminano, i morti risuscitano…, ai poveri è annunziato il Vangelo.
Se anche noi ci sentiamo e siamo poveri, anche per noi è annunciata la Speranza e la Gioia.

Buona Domenica!!!

Domenica 18 dicembre si vota per il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale e del Consiglio degli Affari Economici per il quinquennio 2016-2021

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